sci club pezzoro, sotto la mia responsabilità, ha speso soldi per comprare materiale e metterlo a disposizione dei giovani che volessero provare. tutto ciò alla fine ha creato il gruppo di persone, amici e famigliari che oggi è lo sci club pezzoro. tutto ciò è sufficiente per garantire che l’attività prosegua? no. siamo come una ruota che ha iniziato a girare ma va troppo piano e rischia di cadere perché non ha il supporto corretto. che cosa è il supporto corretto per me? cerco di spiegarlo. il corso di preparatore di skialp fatto nel 2016 promosso dalla fisi doveva essere proposto ogni anno. perché? perché per far crescere lo sport è necessario avere persone che, volontariamente o con una retribuzione, possano partecipare avendo una tutela assicurativa che li tranquillizzi in caso di incidente. come si fa crescere un movimento sportivo oggi? creando una struttura capace di formare e praticare in sicurezza. che cosa significa? nel caso specifico dello skilp, significa formare preparatori capaci di far appassionare dei giovani ad uno sport di fatica e non privo di rischi intrinsechi. la formazione è importante per molti aspetti, ma non bisogna delegare alla sola formazione il compito di limitare i rischi, perché, semplicemente, è impossibile azzerare i rischi. la federazione che accoglie i giovani deve dare anche alle loro società il sostegno giusto per realizzare le attività. lasciare tutti i possibili rischi sulle spalle scoperte di volontari e società non è corretto. ciò che sarebbe stato utile è una copertura assicurativa per coloro che, a mio avviso con un minimo grado di competenza (corso fisi per preparatori), volessero partecipare alla preparazione dei giovani. ciò che ci sarebbe stato utile è una guida da parte della federazione su come strutturarci e tutelarci. secondo la mia esperienza solo così si passa dallo sci club “amici e famigliari” a uno sci club organizzato, dove istruttori e volontari possono realizzare l’attività in piena tranquillità. per rispondere ad alcune delle perplessità solevate: nello skialp non è possibile dare una copertura assicurativa perché le variabili di rischio sono troppo alte? il meteo, la neve, le pendenze, la visibilità, il grado di tecnica di discesa? tutto si può limitare. per esempio perché non possiamo immaginare che nei comprensori di sci ci siano delle zona limitrofe alle piste dove si possa risalire (fuori dalle piste) e scendere in pista ( pagando un biglietto per questa attività)? non sarebbe un ambiente più protetto in cui i preparatori di skialp potrebbero essere assicurati? per praticare skialp è necessario saper sciare. perché non si può pensare che alle attività di skialp possano partecipare giovani che abbiano raggiunto una tecnica di discesa ritenuta adeguata da un maestro di sci? ho cercato di trasmettere queste mie idee ai vari componenti di questa storia, dalle amministrazioni locali, alle realtà sul territorio che operano nel settore, alla federazione, ma al momento non vedo una soluzione. da presidente di una società sportiva che ha fatto di tutto per far praticare skialp a giovani, dopo 8 anni di uscite, allenamenti, organizzazione di gare, eventi atti a promuovere questo sport, è giunto il momento di procedere seriamente e adoperarsi in maniera tale che, se vogliamo che esista un futuro dello sci club, venga garantito indipendentemente da eventuali incidenti che potrebbero accadere a chi ci mette del suo per andare avanti. la ricerca continua…. facciamo sapere. un saluto t i . o r o z z e p b u l c c s i 13